La puntualità è un optional calvinista che non si coltiva in un'azienda cattolica.
I tedeschi ci amano ma non ci stimano; gli italiani ammirano i tedeschi ma non li amano.
La storia è vecchia e risaputa.
Ora che siamo riusciti a toglierci dal gobbo un trasporto aereo che non abbiamo mai saputo gestire; ora che dopo decenni trascorsi a sovvenzionare un carcassone quale Alitalia (ancora adesso paghiamo la cassa integrazione a qualche migliaio di ex dipendenti), dopo anni a palleggiare ITA a bordo campo, ora che finalmente abbiamo sbolognato il patatone ai crucchi vale la pena provare a fare il bis rivendendogli Trenitalia.
Maestra di inefficienza, territorio di caos quotidiano e di straordinari commenti (“stiamo entrando nella stazione di... in Orario !” che è roba da non crederci) e di pleonastici “ci scusiamo per il disagio”, Trenitalia è società che fa dello spazio-tempo un enigma einsteniano in cui chi viaggia sul treno regionale invecchia più rapidamente di chi rimane a terra, teorema che si sposa nella relatività dell'indifferenza di 10 minuti che mai vengono calcolati sui ritardi conclamandi, come se la puntualità fosse un optional calvinista che in un paese cattolico non si coltiva.
I crucchi, che magari non sono calvinisti ma luterani sì, i treni li fanno partire e arrivare in orario e, da quel che si dice, dalle loro parti 10 minuti contano come tempo utile, misurabile e retribuibile.
Così viene tanta voglia di provare ad offrirgli la Rete ferroviaria: ci toglieremmo un macigno che scambiavamo per gioiello, un'infrastruttura strategica che non sappiamo gestire.
E già che ci siamo perché non lanciare l'offerta 3*2 ?
ITA+Trenitalia+Autostrade ad un prezzo di favore?
Perchè da loro, nei paesi luterani e calvinisti, l'autostrada non si paga o se si paga c'è un abbonamento per noi irrisorio, mentre qui si paga un'assurdità per stare in coda ogni due per tre.
Ecco, dai, lanciamo la proposta: cediamo i trasporti alla Germania, alla Svizzera, all'Austria, purchè funzionino. Facciano loro il prezzo, stabiliscano le regole. Noi non ne vogliamo più sapere.

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