La GDO vende soggiorni di vacanza? Coop lo fa da quarant'anni. Da un lustro anche Eurospin e ora arriva Conad che ci mette sopra un budget pubblicitario rilevante. Tutto normale, ovviamente...
Le solite lamentele accompagnano la nuova pubblicità televisiva di Conad che propone ai suoi clienti di acquistare viaggi e vacanze presso i suoi negozi. Lo fa Coop da quarant'anni, per individuali e gruppi; lo fa Eurospin da almeno cinque anni.
È normale, e la professionalità, vanto e ritornello degli agenti di viaggio non c'entra per niente.
C'entrano, piuttosto, le Quote di Mercato perché è con quelle che si fanno gli affari.
Un argomento, quello delle Quote di Mercato, che gli agenti di viaggio non hanno mai compreso, ostinandosi a coltivare microscopici orticelli invece di mettere insieme le risorse per disporre di una Massa-Mercato capace di cross-marketing e business moltiplicati.
A quello avrebbero dovuto servire i Network, ad acquisire Quote di Mercato che, fidelizzate, divengono portafogli aperti per le diverse categorie di spesa, argomento questo che invece tutti gli altri “che fanno tutto” hanno capito da tempo e da tempo si sono organizzati per operare.
Chiunque gestisca “portafogli” di Clientela può fidelizzare la clientela e offrire servizi diversi, generalmente reperibili tramite broker di seconda linea: così le poste diventano banca e assicurazioni, i servizi di telefonia erogano energia e i supermercati, dove la fidelizzazione è più facile che altrove, propongono viaggi.
La “professionalità” non c'entra nulla: vendere pacchetti preconfezionati o soggiorni settimanali al mare o in montagna, non esige più preparazione di quanta ne serve per proporre soluzioni di abbonamento telefonico o di fibra o passaggi da un fornitore di energia all'altro, elementi che spesso vengono proposti persino dalle Chatbot vocali in uso agli operatori.
Se non si comprende l'assunto economico di base, ovvero che i business si costruiscono sulle Quote di Mercato, facilmente si finisce fuori percorso nel vigente sistema economico.
Più e più volte ho indicato come il sistema vigente sia “a cupola”: in cima le società finanziarie, sotto di loro le attività da loro partecipate, sotto ancora quelle che hanno relazione col pubblico, infine il pubblico che, una volta entrato all'interno del “sistema”, viene per quanto possibile fidelizzato e orientato ad operare acquisti all'interno delle attività economiche presenti nella “cupola”.
Il Turismo, ad oggi, manca proprio della “cupola” finanziaria aggregante, almeno fino a quando qualcuno non si sveglierà in casa dei due o tre maggiori gruppi esistenti, e conseguentemente stenta ad operare azioni di cross-selling di co-marketing e di fidelizzazione.
Ma le carenze del turismo non possono essere trasformate in una colpa per chi al settore è esterno: se la GDO diventa anche Distribuzione di Soggiorni vacanze è solo parte del gioco dell'economia corrente.
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