Le recenti prove d'esame per Guida Turistica mettono in luce la distanza abissale tra la visione burocratica del Turismo e le necessità concrete dei Turisti.
Un test a risposta chiusa, come l'orale per la Patente di guida, che incude domande perentorie come “quale è il fiume più lungo d'Italia?” non è, mi si consenta, in grado di affermare chi può svolgere il delicato compito di Guida Turistica e chi no.
Tanto vale attribuire ai possessori di licenza media il titolo di Guida, sempre che abbiano voglia di guidare gruppi di turisti a spasso per le città, attività non sempre gratificante.
Il Burocrate ha una visione particolare della presentazione turistica: per il burocrate contano le date, i nomi dei regnanti e le relative dinastie: insomma, ha una visione del Turismo come di una rassegna delle azioni più o meno positive poste in essere dal Potere di turno.
Il Turista, generalmente, cerca una versione “immersiva”, ricca di aneddoti del tempo di riferimento: quelle piccole storie personali o vicende collettive che aiutano a sentirsi partecipi dell'epoca in cui si svolsero i fatti, si costruirono cattedrali e templi.
Le date delle battaglie e i nomi dei regnanti sfuggono rapidamente dalla mente del turista, non si trattengono, non definiscono un'esperienza: di Paolo e Francesca ricordiamo l'emozione, non la data, della Congiura dei Pazzi vorremmo sapere di più sui caratteri e le finalità degli individui che vi presero parte, sul sistema economico e finanziario del tempo, sul ruolo del Papato sullo sfondo della congiura: vorremmo “vedere il film giallo” della vicenda attraverso le parole della Guida e gli occhi della nostra mente.
L'Italia è un Paese mitico, una montagna di aneddoti da raccontare: tradurla in burocratese è asfittico, svilirla in storia da scuola media è misero.
Meglio attribuire per default il titolo di Guida ai laureati in Storia e Filosofia che mettere in camo “abilitazioni” di discutibile livello.
Se vogliamo che il Turismo sia industria di alto livello il nostro Front-Office, le Guide turistiche, devono essere dei trascinatori di emozioni.
Altro che snocciolatori di date.

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